Zombi - The videogame
Zombi - The videogame
Zombi è un videogioco basato sul film Zombi del 1978. Nel 1990, il videogioco è stato sviluppato e pubblicato dalla Ubisoft per Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, MS DOS, ZX Spectrum.
Gameplay:
La trama del videogioco ricalca perfettamente la storia del film omonimo da cui esso è tratto. Il giocatore controlla quattro personaggi (Patrick, Yannick, Sylvie e Alexandre) bloccati all'interno di un centro commerciale, mentre al di fuori il mondo è stato invaso dagli zombi. Il giocatore dovrà condurre almeno uno dei quattro personaggi in salvo, facendolo giungere sino al tetto del centro commerciale su cui è posizionato un elicottero che potrà condurli in salvo.
Come in molte avventure grafiche il giocatore si muove con una visuale in prima persona su schermate fisse in cui viene mostrato l'ambiente in cui si trova, con pochissimi elementi animati. Il giocatore ha la possibilità di interagire con alcuni elementi dello schermo per portare avanti la storia o sbloccare alcune fasi di gioco. Nel corso di tutta l'avventura si dovrà inoltre combattere con gli zombi che entreranno in scena in alcune schermate.
http://it.wikipedia.org/
Smanettoni dell’Amiga, appassionati di George Romero… alzatevi dalle vostre tombe. E’ tempo di parlare di “Zombi”, il gioco tratto dal film “Dawn of the dead" conosciuto in Italia con il titolo "Zombi", diretto da George A. Romero nel 1978.
La storia è semplice e pressoché identica alla pellicola del genio dell’horror. Siete un gruppo di quattro persone, tra cui una donna, e vi trovate all’interno di un centro commerciale pieno zeppo di zombi. Costoro vi vedono come il succulento tacchino il giorno del Ringraziamento e perciò vogliono cibarsi delle vostre carni eburnee. Il vostro obiettivo, invece, è portare a casa la pelle, possibilmente senza che ne manchino parti. Per fuggire avreste a disposizione un elicottero ma è sul tetto del centro commerciale, a secco di carburante e senza chiavi di accensione… solita fortuna! La vostra missione a questo punto si divide in varie parti. Innanzitutto dovete bloccare l’area in modo che non entrino altri zombi. Per far ciò dovete trovare le chiavi dei camion, che si trovano nel parcheggio e poi spostare i mezzi per bloccare le entrate/uscite. Per capirci, dovete fare come nel Far West, quando le carovane erano attaccate dagli indiani e si chiudevano a cerchio per proteggersi. Seconda parte dell’avventura: trovare le chiavi dell’elicottero, una tanica e riempirla di benzina. Pare facile ma vi assicuro che quando avete alle calcagna una marea di cattivoni, l’adrenalina sale e le cazzate si commettono con una facilità estrema. Se siete sopravvissuti, infine, non resta che arrivare all’elicottero, inserire le chiavi, la benzina e partire. Ovviamente per reperire il combustibile dovrete spostare un camion e a quel punto… come dice Guido Angeli…”Al Sabato grande festa”. Gli zombi entreranno a frotte e le possibilità di evitare la fine del tacchino si ridurranno al lumicino. Inoltre ritroverete un nutrito gruppo di “amici”, pronti a farvi la festa, lungo tutto il tragitto fino al tetto del centro commerciale.
Tre suggerimenti. 1) Trovate al più presto un’arma, altrimenti la permanenza in questo mondo crudele sarà molto breve. 2) Una volta che avete fatto secco lo zombi, prendete il suo corpo, portatelo in canina e mettetelo nella cella frigorifero sennò si risveglia. 3) Solo uno dei malcapitati sa pilotare l’elicottero e quindi risparmiate la sua miserevole vita quanto più possibile, se non volete imparare a volare come Icaro. Se però riuscirete a farcela e concluderete VIVI l’avventura (non so se avete presente quelle cose tipo scena finale con titoli strappalacrime), fatemelo sapere e mandatemi un’immagine. Sarete lautamente ricompensati. Nella mia lunga carriera di videogiocatore non ho mai saputo di nessuno che è riuscito a finire il gioco. Figuriamoci sapere quale era la scena finale.
Veniamo ora a qualche chicca e dettaglio tecnico. “Zombi” è un’avventura grafica che uscì nel 1990 a opera della casa francese Ubisoft. All’inizio fu sviluppato per Amstrad e per lo Zx Spectrum ma poi la software house decise che era il caso di convertirlo anche per Amiga, Commodore 64 e Atari St. Per finire il gioco avete a disposizione quattro personaggi che rispetto al film di Romero hanno nomi diversi: qui sono Yannick il baffuto calvo, Patrick faccia triste, Alexandre “top gun”e Silvie la roscia. Una volta schiattati tutti, apparirà una bella schermata con un lago tra le montagne e un teschione umano in cima. Questo non è un buon segno, perché vuol dire che la razza umana ha perso quattro esemplari e che dovrete ricominciare da capo la fuga per la vita.
La schermata è semplice, sullo stile dei primi “Ultima”. A sinistra c’è un riquadro con immagini statiche e le frecce ai lati vi spiega dove siete e dove potete andare, a vostro rischio e pericolo. Al suo interno c’è una ulteriore freccetta che manovrate con il joystick per compiere le azioni che ritenete opportune. In alto, invece, ci sono le faccione dei personaggi mentre a destra l’ingrandimento del poveraccio/a che in quel momento manovrate e il suo stato vitale. “Zombi” all’epoca fu considerato un ottimo titolo dalle maggiori riviste di videogiochi che gli assegnarono voti sopra il 90 per cento. Tra il pubblico, invece, non ebbe molto successo e non vendette un granchè. Comunque permise alla Ubisoft di farsi conoscere e di raggranellare qualche soldo. Secondo il mio insindacabile giudizio, “Zombi” è una delle pietre miliari del genere. Ha, infatti, ispirato capolavori come la serie di “Resident Evil”.
Curiosità finale per i più morbosetti: il centro commerciale del film e del gioco esiste veramente ed è il "Monroeville Mall" di Monroeville, un sobborgo di Pittsurgh. Ancora oggi numerosi fan del buon Romero lo vanno a visitare ogni anno.
Gameplay:
La trama del videogioco ricalca perfettamente la storia del film omonimo da cui esso è tratto. Il giocatore controlla quattro personaggi (Patrick, Yannick, Sylvie e Alexandre) bloccati all'interno di un centro commerciale, mentre al di fuori il mondo è stato invaso dagli zombi. Il giocatore dovrà condurre almeno uno dei quattro personaggi in salvo, facendolo giungere sino al tetto del centro commerciale su cui è posizionato un elicottero che potrà condurli in salvo.
Come in molte avventure grafiche il giocatore si muove con una visuale in prima persona su schermate fisse in cui viene mostrato l'ambiente in cui si trova, con pochissimi elementi animati. Il giocatore ha la possibilità di interagire con alcuni elementi dello schermo per portare avanti la storia o sbloccare alcune fasi di gioco. Nel corso di tutta l'avventura si dovrà inoltre combattere con gli zombi che entreranno in scena in alcune schermate.
http://it.wikipedia.org/
Smanettoni dell’Amiga, appassionati di George Romero… alzatevi dalle vostre tombe. E’ tempo di parlare di “Zombi”, il gioco tratto dal film “Dawn of the dead" conosciuto in Italia con il titolo "Zombi", diretto da George A. Romero nel 1978.
La storia è semplice e pressoché identica alla pellicola del genio dell’horror. Siete un gruppo di quattro persone, tra cui una donna, e vi trovate all’interno di un centro commerciale pieno zeppo di zombi. Costoro vi vedono come il succulento tacchino il giorno del Ringraziamento e perciò vogliono cibarsi delle vostre carni eburnee. Il vostro obiettivo, invece, è portare a casa la pelle, possibilmente senza che ne manchino parti. Per fuggire avreste a disposizione un elicottero ma è sul tetto del centro commerciale, a secco di carburante e senza chiavi di accensione… solita fortuna! La vostra missione a questo punto si divide in varie parti. Innanzitutto dovete bloccare l’area in modo che non entrino altri zombi. Per far ciò dovete trovare le chiavi dei camion, che si trovano nel parcheggio e poi spostare i mezzi per bloccare le entrate/uscite. Per capirci, dovete fare come nel Far West, quando le carovane erano attaccate dagli indiani e si chiudevano a cerchio per proteggersi. Seconda parte dell’avventura: trovare le chiavi dell’elicottero, una tanica e riempirla di benzina. Pare facile ma vi assicuro che quando avete alle calcagna una marea di cattivoni, l’adrenalina sale e le cazzate si commettono con una facilità estrema. Se siete sopravvissuti, infine, non resta che arrivare all’elicottero, inserire le chiavi, la benzina e partire. Ovviamente per reperire il combustibile dovrete spostare un camion e a quel punto… come dice Guido Angeli…”Al Sabato grande festa”. Gli zombi entreranno a frotte e le possibilità di evitare la fine del tacchino si ridurranno al lumicino. Inoltre ritroverete un nutrito gruppo di “amici”, pronti a farvi la festa, lungo tutto il tragitto fino al tetto del centro commerciale.
Tre suggerimenti. 1) Trovate al più presto un’arma, altrimenti la permanenza in questo mondo crudele sarà molto breve. 2) Una volta che avete fatto secco lo zombi, prendete il suo corpo, portatelo in canina e mettetelo nella cella frigorifero sennò si risveglia. 3) Solo uno dei malcapitati sa pilotare l’elicottero e quindi risparmiate la sua miserevole vita quanto più possibile, se non volete imparare a volare come Icaro. Se però riuscirete a farcela e concluderete VIVI l’avventura (non so se avete presente quelle cose tipo scena finale con titoli strappalacrime), fatemelo sapere e mandatemi un’immagine. Sarete lautamente ricompensati. Nella mia lunga carriera di videogiocatore non ho mai saputo di nessuno che è riuscito a finire il gioco. Figuriamoci sapere quale era la scena finale.
Veniamo ora a qualche chicca e dettaglio tecnico. “Zombi” è un’avventura grafica che uscì nel 1990 a opera della casa francese Ubisoft. All’inizio fu sviluppato per Amstrad e per lo Zx Spectrum ma poi la software house decise che era il caso di convertirlo anche per Amiga, Commodore 64 e Atari St. Per finire il gioco avete a disposizione quattro personaggi che rispetto al film di Romero hanno nomi diversi: qui sono Yannick il baffuto calvo, Patrick faccia triste, Alexandre “top gun”e Silvie la roscia. Una volta schiattati tutti, apparirà una bella schermata con un lago tra le montagne e un teschione umano in cima. Questo non è un buon segno, perché vuol dire che la razza umana ha perso quattro esemplari e che dovrete ricominciare da capo la fuga per la vita.
La schermata è semplice, sullo stile dei primi “Ultima”. A sinistra c’è un riquadro con immagini statiche e le frecce ai lati vi spiega dove siete e dove potete andare, a vostro rischio e pericolo. Al suo interno c’è una ulteriore freccetta che manovrate con il joystick per compiere le azioni che ritenete opportune. In alto, invece, ci sono le faccione dei personaggi mentre a destra l’ingrandimento del poveraccio/a che in quel momento manovrate e il suo stato vitale. “Zombi” all’epoca fu considerato un ottimo titolo dalle maggiori riviste di videogiochi che gli assegnarono voti sopra il 90 per cento. Tra il pubblico, invece, non ebbe molto successo e non vendette un granchè. Comunque permise alla Ubisoft di farsi conoscere e di raggranellare qualche soldo. Secondo il mio insindacabile giudizio, “Zombi” è una delle pietre miliari del genere. Ha, infatti, ispirato capolavori come la serie di “Resident Evil”.
Curiosità finale per i più morbosetti: il centro commerciale del film e del gioco esiste veramente ed è il "Monroeville Mall" di Monroeville, un sobborgo di Pittsurgh. Ancora oggi numerosi fan del buon Romero lo vanno a visitare ogni anno.
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